Web 2.0 o giardino 2.0?

Pubblicato Categorie: Tecnologia

In Italia, ultimamente, si fa un gran parlare del web 2.0; ecco che nascono gli occhiali 2.0, festivalbar 2.0, ecc 2.0.

Ma in realtà il 2.0 cosa è? In cosa consiste?

La mia idea la scrivo tra un po’, per ora dico che il web 2.0 è il web partecipativo, il web dove chiunque può scrivere quello che pensa, dove tutto si condivide e si mostra agli altri. Ecco che nascono i vari servizi:

  • YouTube: per condividere i video, farli commentare ecc.
  • Flicker: per condividere le foto allo stesso modo dei video su Youtube
  • Google Maps: per visualizzare le mappe, fare mashup con altri servizi, dare una posizione a un’attività, a un negozio, ecc.
  • I blog: ognuno ne può aprire uno, anche in modo gratuito, e scrivere ciò che pensa, desidera, decide, fa’, ecc.
  • Tanti altri servizi “belli” e “spettacolari”

Ma in realtà cosa è il web 2.0?

In questo video Johnnie Maneiro spiega cosa pensa del 2.0. Devo dire che sono d’accordo con lui, infatti penso che il web 2.0 sia una normale evoluzione del web 1.0, web o come lo si vuole chiamare. I forum, come dice anche Johnnie, esistono da sempre e non penso che un blog sia più partecipativo di un forum.

Non esiste un web 2.0 o almeno, se lo vogliamo classificare così, allora dovremmo essere al web 10.0. Il vero web 2.0 era nel 199x quando alle prime pagine statiche, di solo testo, si è iniziato a mettere qualche immagine; con i primi css siamo passati al web 3.0 e così via.

Lo stato attuale, lo ripeto, è dovuto a una normale evoluzione del web che sta cambiando anche grazie alla banda larga, oltre alla creazione di software e di CMS sempre migliori.

Vogliamo parlare di Utenti 2.0? Anche questi, secondo me, non esistono, piuttosto potremmo parlare di giardino 2.0; si, perché in Italia, ogni sito, ogni blogger, ogni web master ha il suo orticello che cura e protegge gelosamente. Tanti non vogliono intrusioni, non vogliono collaborare, anche se poi, a parole sono quasi 3.0. Sono in pochi quelli che collaborano, quelli che condividono, quelli 2.0.

Se un sito Italiano fa’ qualcosa di buono, nella maggior parte dei casi, a parlarne sono i siti stranieri, mentre se la stessa cosa la fanno i siti Americani, gli Italiani fanno a gara per chi lo deve dire prima. Perché? Secondo me questo accade per cultura, noi abbiamo la cultura del concorrente, non lo vogliamo favorire. Ecco da dove arriva quello che definisco giardino 2.0