Mario Draghi
Mario Draghi, presidente della BCE
  • Categoria dell'articolo:Economia e Politica
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Oggi, oltre all’abbassamento dei tassi di interesse, Mario Draghi ha fatto un annuncio importante: da ottobre la BCE acquisterà titoli ABS sicuri.

Le borse di tutto il mondo hanno subito festeggiato… ma cosa sono i titoli ABS?

Come spiega bene ilSole24ore si tratta sostanzialmente di derivati che funzionano allo stesso modo delle obbligazioni.

In pratica gli ABS (Asset-backed security) sono dei crediti della banca rivenduti, detti cartolarizzati.

Facciamo un esempio pratico: il signor Mario Rossi va in Intesa San Paolo e chiede un mutuo da 300 mila euro che gli verrà dato a un tasso di interesse del 3%; così come il signor Rossi farà lo stesso anche il signor Bianchi e altri 100 privati.

La banca a questo punto si trova con milioni di euro di crediti nei confronti di privati che hanno un buon lavoro e che si dimostrano dei buoni pagatori.

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Ma la stessa banca ha sempre necessità di nuova liquidità per poter continuare a lavorare, quindi raccoglie tutti questi crediti, che ricordiamo fruttano il 3% annuo, e li cartolarizza, cioè crea un nuovo strumento, il quale raccoglie tutti questi crediti, che piazza sul mercato pagando l’1% di interessi annuali a chi lo acquista. Tale strumento è l’ABS.

La banca si trova a incassare il 3% dal mutuo e a pagare l’1% per questi ABS. Il risultato è semplice: la banca sulla differenza ci guadagna un tranquillo 2%, senza tanti rischi e senza tenere sul groppone un credito da 20/30 anni.

Questi strumenti già esistono da tanti anni, ma perché la BCE decide di acquistarli pagando quindi questo 1%?

Semplice: non potendo dare direttamente soldi alle imprese, non potendo fare direttamente mutui, non potendo dare soldi agli Stati, gli Asset-backed security sono uno dei pochissimi strumenti che ha in mano per immettere liquidità nel mercato. Il tasso pagato, l’1% dell’esempio, verrà ampiamente recuperato poiché, immettendo liquidità finanzia le aziende e i privati evitandogli rogne, queste pagano tranquillamente i propri debiti e inoltre favorisce le esportazioni verso l’estero (unica vera fonte di guadagno per una popolazione) poiché con l’immissione di liquidità si abbassa il valore della moneta.

Già oggi, per il solo annuncio, l’euro è passato da 1.32 a 1.29 nei confronti del dollaro. Ciò significa che gli americani acquisteranno di buon grado i prodotti europei perché li pagheranno (in proporzione) di meno. Tali acquisti daranno nuova linfa alle aziende che quindi continueranno a poter pagare tranquillamente i propri debiti.

Insomma, la speranza della BCE è quella di innestare una ripresa che possa avvitarsi su sé stessa e possa essere più forte possibile.

La BCE, infatti, pur essendo una banca, è legata a doppio filo con la comunità europea e con il parlamento e ha quindi tutto l’interesse del mondo a far stare bene la popolazione europea. Anche perché chi sta bene spende di più e quindi fa guadagnare di più le banche che a loro volta fanno guadagnare la BCE (altra spirale che porta soldi e ricchezza).

Ovviamente nell’esempio, di molto semplificato, abbiamo utilizzato mutui e cifre di interessi arrotondate. In realtà tali strumenti funzionano meglio con i prestiti alle aziende e con interessi di credito a 1,x e di debito a 0,x, proprio perché le aziende, se grosse, hanno meno problemi a pagare. Inoltre più l’azienda ha valori contabili tangibili (beni fisici) alti e più è facile l’erogazione del prestito oltre a essere più solido il derivato.

In definitiva sembra una bella mossa quella di Mario Draghi, una risposta al vetriolo ai tedeschi che nei giorni scorsi, dopo il discorso a Jakson Hole, lo avevano accusato di fare favoritismi ai paesi periferici.

Però, c’è un però: tutta questa operazione sta in piedi finché la BCE controllerà bene le aziende e i privati debitori delle banche, cercando di smontare giochetti strani o, il caso più naturale, cartolarizzazioni di crediti in sofferenza. Infatti, perché tutta l’operazione regga è importante che i debitori ultimi siano in grado di pagare, altrimenti si rischia quanto successo in America con i mutui subprime, anche quelli erano crediti cartolarizzati, anche quelli erano Asset-backed security. L’occhio vigile è quindi fondamentale…