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  • Ho visto un mostro

    Sì, vero, su Google Maps. Mica esiste solo il mostro di Lock Ness… anche noi abbiamo il nostro bel mostro. Si trova al largo delle coste di Napoli ed è risaputo che i Napoletani, popolo di furbi (non me ne vogliano gli amici Partenopei), lo tenevano nascosto, aspettando il momento per spacciarlo per il mostro originale, quello che c’è a Lock Ness. Tanto alla fine, mica è così distante Lock Ness da Napoli… il mostro si poteva sempre spostare, stufo dell’umore freddo degli Inglesi. E non mi venite a dire che Lock Ness è un lago, con quei tentacoli lì il mostro, come minimo, sa correre.

    Mica gliel’avevano detto ai Napoletani che Google Maps li avrebbe definitivamente inchiodati. No cari amici, il mostro di Lock Ness rimane in UK, voi al massimo potete vendere la storia del mostro di Napoli.

    Mostro di Napoli

    Eccolo, il mostro che ho avvistato.

    Come si vede, la differenza con quello di Lock Ness è che in UK stava nuotando un po’ più in superficie, quindi l’immagine è più nitida:

    Mostro di Lock Ness

    Mentre a Napoli nuotava un po’ più in profondità, quindi i tentacoli non si vedono bene.

    Però lo sappiamo, in Italia, e soprattutto a Napoli, le cose vengono fatte bene, quando ci si impegna le cose riescono meglio. Quindi non ci basta averne uno di mostri, ma ne vogliamo tre. Infatti, quello di cui abbiamo appena parlato è il neonato di una coppia. In questa foto si vede bene tutta la famiglia:

    Mostri

    Visti?

    Ecco, io ora mi chiedo come faccia un editore come il Corriere della Sera (lasciando stare TGcom, La Stampa, Repubblica e Ansa) ad andare dietro a buffonate del genere. Mi chiedo se non riprenderanno anche questa notizia. Ehi, Corriere, ho trovato altri mostri…

  • Le nostre leggi per favorire il nostro sviluppo

    Oggi volevo parlare della situazione Italiana di Android e nello specifico delle leggi Italiane che invece di favorire lo sviluppo fanno in modo, sempre e solo, di avere giri e rigiri burocratici in modo da riuscire a ritardare tutto.

    Leggere di Stefano Hesse che scrive:

    Le regole sulle manifestazioni a premio prevedono una serie di obblighi burocratici di notevole impatto per le aziende ed in particolare per le imprese che non hanno sede in Italia.

    mi mette una tristezza unica. Pensare che i nostri sviluppatori, le nostre aziende (perché alla fine ci sono anche aziende che potevano essere interessate a uno sviluppo in tal senso, penso per esempio a un’azienda di sicurezza che potrebbe essere interessata a sviluppare un antivirus, o a un azienda VoIP che vorrebbe sviluppare il proprio client, ecc) e chiunque volesse partecipare al concorso non lo può fare solo per questioni burocratiche mi mette una tristezza unica. In special modo se poi penso che, nella stessa Italia, ci sono casi eclatanti di scandali e frodi… Allora tutta questa burocrazia a cosa serve? Solo come impedimento?