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  • Privatizzazione Rai

    Privatizzazione Rai

    Torno a occuparmi di emittenti televisive, e questa volta non per un abbonamento andato male ma per dati economici italiani…

    Notizia di pochi giorni fa che il governo Greco ha deciso di chiudere l’emittente pubblica ERT e licenziare 2.800 dipendenti che sono in esubero; ieri invece è arrivata la notizia che la chiusura è stata sospesa.

    Proprio da questa notizia son partiti in MedioBanca per calcolare quanto recupererebbe lo Stato nella privatizzazione della Rai.

    E da questa ennesima notizia son partito io per approfondire quanto ci costa il carrozzone Rai. A prima vista mi son sorpreso di notare come l’emittente pubblico italiano sia in attivo, con un bel guadagno, infatti, spulciando i bilanci del 2011 (2012 non sono ancora disponibili), dalla pagina 100, si nota come i ricavi siano 2.824.900.000, insomma quasi tre miliardi di euro, mentre le spese sono 2.517.100.000, insomma due miliardi e mezzo di euro, con una differenza di 300 milioni di euro… mica male.

    Poi sono entrato nel dettaglio e mi son reso conto che questa lettura molto veloce mi aveva ingannato. È vero che i numeri son questi, quindi che i ricavi sono nettamente superiori rispetto alle spese, ma è anche vero che tra i ricavi rientra il canone televisivo obbligatorio che tutti siamo tenuti a pagare. Questo il dettaglio:

    Ricavi2.838,9
    Costi operativi2.517,1
    VoceGuadagno
    Canoni di abbonamento1.708,4
    Pubblicità883,9
    Altri ricavi232,5

    Insomma, grazie ai 1.708.400.000 di euro (un miliardo e 700 milioni) che raccolgono dal canone l’azienda riesce ad andare in attivo, togliessimo quelli avremmo un buco di 1.386.700.000 di euro (un buco di un miliardo e quasi 400 milioni).

    Conferma ennesima che la Rai è un carrozzone e che servono delle ottimizzazioni, per evitare di continuare a pagare, noi cittadini, gli sprechi della TV pubblica.

    Giusto per fare un esercizio di stile, proviamo a confrontare i dati della Rai con quelli Mediaset (per l’emittente privata esiste già il bilancio 2012, ma utilizzo comunque il 2011 per fare un confronto corretto).

    *Dati in milioni di euroRaiMediaset
    Ricavi2.8394.250
    Costi operativi2.5172.424
    Margine operativo lordo (EBITDA)3221.269
    Ammortamenti e svalutazioni3451.288
    Risultato operativo (EBIT)-23,5539

    Nonostante le maggiori svalutazioni di Mediaset, che pesano soprattutto sui diritti dei programmi televisivi, comunque il risultato operativo alla fine è in attivo. Se guardiamo quello Rai andiamo in passivo.

    Qualcuno obietterà che Mediaset ha anche il ramo Premium, TV a pagamento. La risposta è semplice: perché Rai non ha fatto qualcosa di simile? E poi, a maggio 2012, quando venivano presentati i risultati, Lettera43 scriveva:

    A pesare sono state soprattutto le perdite della tivù a pagamento – che ha registrato ricavi stabili a 131,1 milioni – che hanno eroso i profitti di quella commerciale. Tuttavia, secondo il nuovo standard contabile adottato dal gruppo, non è facile capire quanto incida la perdita di Mediaset Premium.

    Insomma, la TV a pagamento drenava risorse nel 2011 e non ne dava, siamo ancora nella fase di investimento.

    Quindi una TV che va in attivo è possibile? Guardando Mediaset sembrerebbe di sì…

  • Mediaset Premium Play

    È appena terminata la partita al San Siro tra Inter e Juventus e insieme a lei la mia esperienza con Mediaset Premium.

    Fino a oggi mi sono trovato benino con i servizi dell’emittente televisiva, nulla di eclatante ma un servizio sufficiente. Sono cliente (o meglio dire ero a questo punto) da circa 5 anni e oggi c’è stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso.

    In pratica sono riuscito a vedere il primo tempo della partita, nell’intervallo ho spento l’iPad, attraverso il quale, con l’App Premium Play, stavo fruendo del servizio, per fare, anche io, un piccolo intervallo. Al ritorno, quando ancora mancavano 5 minuti per la ripresa, accendo l’App e noto che sono stato sloggato (capita di tanto in tanto), provo a fare il login e noto che non va. Spengo l’App, apro il browser e sul sito di Mediaset Premium vengo rediretto verso questa pagina che linko: tooMany user, troppi utenti online, riprovare tra un po’… Per un evento live?

    Va beh, mi metto l’anima in pace e inizio a provare e riprovare… dopo 15 minuti, al 55esimo della partita, non essendo ancora riuscito a entrare chiamo il servizio clienti, 199.309.309 (notare numerazione speciale) al quale una voce mi dice che c’è da attendere perché le linee sono cariche… anche qui? Però mi consola il fatto che evidentemente non sono l’unico. Dopo ben 8 minuti mi risponde un tecnico che mi chiede qual è il problema, glielo spiego e, come immaginavo, mi informa che non ci può fare nulla. Chiudo la telefonata e noto che mi è costata la bellezza di 5 euro, i quali, aggiunti ai 40 che pago mensilmente per il servizio, mi fanno incazzare ancora di più.

    Arrivo alla decisione quando oramai, stanco di provare il login, mancano 10 minuti di partita e quindi il secondo tempo è bello che andato: io ho trovato folla e porta chiusa al login sull’App per vedere un servizio che, badate bene, ho già pagato in anticipo? Bene, Mediaset troverà la porta della mia banca chiusa quando proverà a prendere i soldi. Login sull’home banking e revoca per il RID di RTI Mediaset.

    Arriverà il momento in cui mi chiameranno per dirmi che accidentalmente hanno notato che la mia banca blocca il pagamento e che serve una mia azione e in quel momento sottolineerò come: mi aspettavo di fruire correttamente di un servizio già pagato e che, visto il problema tecnico che può capitare, mi aspettavo comprensione e uno sconto sul servizio di questo mese. Farò io a quel punto un’offerta per rimanere loro cliente: 20 euro al mese per sempre per avere tutto. Loro non accetteranno e sarà in quel momento che avranno perso anche quei 20 oltre a un cliente e quindi a un +1 sui numeri che comunicano alla concessionaria pubblicitaria.

    Mediaset… è stato un “piacere”, provo l’alternativa Sky sperando sia un po’ più seria.

    Update: oggi, martedì 2 aprile 2013, provo a connettermi su Premium Play, nella speranza di non avere problemi di carico almeno la sera della Champions, e scopro con amarezza che la partita dell’unica italiana rimasta in competizione non sarà disponibile per abbonati Play ma è fruibile solo attraverso Digitale Terrestre. Insomma, 40 € al mese (ricordo) ed è la seconda partita che salto.

  • Bruno Vespa, sa perché non guardo la TV?

    Arrivo un po’ tardi (un bel po’, è passato quasi un mese) ma solo oggi posso scrivere… La questione è quella esposta da Giacomo su Bruno Vespa.

    Il tutto, per chi non conoscesse i fatti (penso in pochi ormai) è riassunto in questo video.

    Non voglio aggiungere altro rispetto a quanto già detto da tutta la blogosfera. Ma voglio fare una domanda al caro Bruno (non penso la leggerà anche se mi piacerebbe, così che possa capire le idiozie uscite in quella puntata di Porta a Porta): sa perché non guardo più la TV (soprattutto in seconda serata)? Beh… la risposta è semplice: perché ci sono sempre programmi, con delle simpatiche signorine, che hanno come unico obiettivo quello di riuscire a far telefonare, a dei simpatici signori, verso dei numeri ad alto costo. E visto il video (visto quanto lei stesso fa di tutta l’erba un fascio), non posso che constatare che anche il suo programma non è da meno. Mi sbaglio? Beh, forse anche lei sui blog ;)

    Un ultima domanda: visto che i blog “servono solo per rimorchiare” (più o meno è questo il riassunto del video), perché scrive per il blog di Grazia?

    UPDATE: come segnalato anche da Giacomo, il video è stato rimosso da YouTube, complimenti…