Ice Bucket Challenge le regole e i risultati

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Risultati Ice Bucket Challenge
I risultati parziali dell'Ice bucket challenge

Riporto le tre semplici regola dell’Ice Bucket Challenge:

  1. fai un video in cui citi chi ti ha nominato e nomini, a tua volta, tre persone;
  2. ti versi addosso un secchio d’acqua gelida (mettici dentro dei cubetti di ghiaccio), ovviamente filmando sempre il tutto;
  3. fai una donazione a un’associazione che studia la SLA (questo non c’è bisogno che si veda nel video, ma è bene che tu lo prometta).

Semplice: accendi la video camera, reciti qualcosa del tipo

Sono stato nominato da Caio, nomino a mia volta Tizio, Sempronio e Ciccio e questo è per sensibilizzare sulla SLA. (Ti versi il secchio di acqua gelida in testa) Prometto di fare una donazione per la SLA

È difficile?

Evidentemente per i nostri dirigenti sì.

Questo quanto fatto da Marianna Madia, Ministro per la Pubblica Amministrazione e la semplificazione.

Evidentemente il Ministro per la semplificazione ha preferito semplificare il percorso.

Lei però non è il nostro unico dirigente ad aver fatto una cosa del genere: ecco Leoluca Orlando, sindaco di Palermo.

L’ha pubblicato su una pagina FB che recita “il Sindaco lo sa fare”… evidentemente è così.

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Ma gli errori sono anche trascurabili se compensati da buona donazione per la causa SLA. Immaginiamo che la Madia e Orlando si siano fatti perdonare compensando bene con quest’ultima.

L’iniziativa in America funziona, infatti pochi giorni fa l’Asl Association ha riferito di aver ricevuto circa 75 milioni di dollari in donazioni contro i 2,5 di un anno fa.

Il punto è che in Italia oramai l’Ice bucket è moda, lo fanno tutti ma in tanti si dimenticano della terza regola “fare una donazione a favore della lotta alla SLA”. Aisla, fondazione che si occupa della ricerca, facente parte del gruppo Fondazione italiana per la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica (AriSLA), ha dichiarato di aver ricevuto solo 200 mila euro.

Certo è che servirebbero i dati dell’AriSLA e non dell’Aisla, ma comunque 200 mila euro sono veramente pochi. Certo, il contesto italiano è differente da quello americano, i siti USA sono ottimizzati per ricevere donazioni mentre quelli italiani richiedono il bonifico e un’email e ci sono certamente altre mille scusanti…

Però facendo un calcolo veloce: gli abitanti USA sono 314 milioni e suddividendo la raccolta si ha che ogni americano ha versato 0.2388$ per la causa. In Italia, con 61 milioni di abitanti i 200 mila euro fanno sì che ognuno di noi abbia versato alla causa 0.0035€. In pratica gli americani hanno versato 68 volte quello che abbiamo versato noi italiani.

Attendiamo dati ufficiali e più completi, ma con quelli che abbiamo in mano facciamo una pessima figura.

Italiani popolo di moda ma non di sostanza?